Corso di Fotografia Base – Lavori Fotografici degli Studenti

PHOTOLUX FESTIVAL (CORSO DI LIVELLO BASE) – Febbraio/Giugno 2019

Contenuto del Corso: Utilizzo dell’apparecchio fotografico, tecniche base, educazione visiva, introduzione agli aspetti storici ed estetici.

Qui di seguito i lavori portati a termine dai miei studenti.

Piccoli portfoli personali, che riassumono tutto il percorso tecnico-creativo sviluppato durante le lezioni del corso.

Espongono in questo spazio:

Monica Benvenuti; Sarah Booth; Daniela Da Tofori; Nico Ridolfi; Chiara Tettamanti; Irene Tovani.

Il programma del corso


MONICA BENVENUTI

#COLORS

Colour is the place where our brain and the Universe meet”

Paul Klee

Un giorno a Burano. La prima vacanza – seppur breve – con la macchina fotografica al collo, dopo anni di scatti col cellulare e condivisione poco elaborata sui social, con l’unica pretesa di fissare in un archivio virtuale personale dei semplici momenti vissuti. Un giorno passato a perdermi qua e là per corti, canali e calli, per la disperazione delle amiche che mi accompagnavano – e che ringrazio per la pazienza dimostrata! Un giorno a cercare di cogliere istanti e particolari e di farlo nel miglior modo possibile per le mie attuali capacità – ed attrezzatura -, scansando orde di turisti che forse si saranno pure chiesti perché trovassi più affascinante fotografare un tubo pluviale rispetto alla visione da cartolina. dal ponticello alle mie spalle – che poi, comunque, confesso, ho pure inquadrato…. Ed allora più che decidere un tema per il progetto conclusivo, il progetto ha trovato me, parandosi davanti con l’evidenza chiassosa di questi angoli: la ricerca di dettagli, soprattutto quelli un po’ meno turistici – sempre che su Burano ne siano rimasti. Dettagli che su questa isola vogliono dire colori, colori ed ancora colori: forti, tenui, contrastanti; vogliono dire muri, porte, tende, cassette delle lettere e panni stesi; vogliono dire il nuovo accanto al vecchio, il già visto accanto all’insolito.

Le foto scelte sono un itinerario imperfetto fra tutte queste sfumature.

Monica Benvenuti



SARAH ANNE BOOTH

Con questo progetto volevo rappresentare il paesaggio antropico. In ogni foto c’è un elemento artificiale che contamina o in certi casi cerca di imitare la natura. Ho scelto il banco e nero per sottolineare la solitudine e melanconia di questi paesaggi.

Sarah Anne Booth



DANIELA DA TOFORI

Per questo progetto di fine corso, mi sono lasciata guidare da una mia passione/mania:
le conchiglie raccolte durante le vacanze e le passeggiate al mare.

Le considero un regalo offerto dalle onde.

Nelle foto ho cercato di ricreare il loro habitat naturale, l’acqua, dove attraverso i raggi di luce che filtrano dalla superficie, si creano riflessi e luminosità che rivelano un mondo misterioso fatto di purezza e semplicità.

Daniela Da Tofori



NICO RIDOLFI

Ah! non le grandi e singolari catastrofi del mondo, le alluvioni che portan via i vostri villaggi, i terremoti che inghiottono le vostre città, mi commuovono; ciò che mi stringe il cuore è la forza distruttrice riposta nell’essenza stessa della natura; la quale non ha mai creato cosa alcuna che non sia destinata a distruggere il prossimo, a distruggere se stessa.
(Johann Wolfgang Goethe)



CHIARA TETTAMANTI

Studio quotidiano

Con questo progetto ho cercato di evidenziare tutte quelle persone che quotidianamente mi hanno colpito. Infatti nell’ultimo periodo ho portato con me costantemente un cartoncino Bristol nero e la macchina fotografica e coloro che più hanno attirato la mia attenzione, che fossero sconosciuti, parenti o amici , sono stati fotografati.

Chiara Tettamanti



IRENE TOVANI

Mi sono fermata a pensare ai motivi che mi hanno spinta a scattare queste fotografie. Ne è nata una riflessione (tuttora aperta) che desidero accompagnare ai volti qui rappresentati, nella speranza che possa essere arricchita da altre nuove e impreviste interpretazioni di chi vorrà condividerle, ma anche di chi preferirà semplicemente lasciarle transitare nel mondo variopinto dei propri pensieri.

Sono volti che esprimono la complessità che caratterizza le persone: due parti che, in realtà, sono esemplificative delle tante che ci costituiscono e la cui conformazione unitaria è più della somma delle singole parti.

Sono volti che rappresentano una critica alle imposizioni socio-culturali che ci vogliono allineati con modelli e ruoli rigidamente stabiliti. Sono un inno all’espressione di sé, un invito a creare un mondo in cui ognuno sia libero di vivere con serenità la propria identità, senza maschere, senza discriminazioni.

Sono volti che vogliono scardinare la rigidità e lasciare che il nostro sé si esprima e fluisca nell’immensa varietà di forme dal carattere molteplice e irripetibile.

Irene Tovani



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