Marco barsanti Photography blog
CORSI DI FOTOGRAFIA PHOTOLUX FESTIVAL
(LIVELLO AVANZATO) – Settembre 2017/Gennaio 2018
Contenuto del Corso: Utilizzo di Adobe Camera Raw e realizzazione di un Progetto Fotografico.
Quattro mesi di riprese fotografiche, revisioni di gruppo, discussioni, messa a punto estetica e tecnica. Ecco il risultato.
Espongono in questo spazio: Leonardo Bianchini; Nicoletta Buonamici; Laura Dal Porto; Nataly Guitierrez Vega; Carlo Livio.
Il programma del corso
LEONARDO BIANCHINI (anni 16)
Ogni giorno sul nostro pianeta aumenta sempre di più l’inquinamento, a
causa dell’uomo che getta i suoi rifiuti nel mare, sulla terra ferma, nei laghi e
nei fiumi. Vivendo vicino ad un fiume mi sono chiesto come fosse al suo
interno quando l’acqua non scorre tra gli argini, purtroppo la situazione che
c’è al suo interno non è una delle migliori, tanto da impressionarti quando la
vedi. In questo progetto non ho solo fotografato la spazzatura che si trova
all’interno del fiume ma anche quella che si trova sulle strade. Con questo
progetto non ho fatto altro che risaltare l’immagine di un mondo umanizzato,
forse fin troppo.
Leonardo Bianchini
NICOLETTA BUONAMICI
Dividi una gara in 3 parti: corri la prima con la testa, la seconda con la tua persomalità, la terza col cuore….. La somma di tutto è lo sport.
Nicoletta Buonamici
LAURA DAL PORTO
L’occhio rappresenta “lo specchio dell’anima”; nel senso che riflette in maniera immediata le nostre emozioni, le nostre paure, le nostre sfumature emotive più intime. Dall’occhio e dal suo sguardo si ha un accesso diretto a una dimensione molto intima. Uno sguardo, si dice, vale più di mille parole… In effetti, con gli occhi non solo guardiamo ma, più e meglio che con il linguaggio, comunichiamo stati d’animo e manifestiamo il nostro carattere. Ecco allora che diventa significativa la direzione dello sguardo, la sua intensità, i sui movimenti…
Laura Dal Porto
NATALY GUITIERREZ VEGA
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Nataly Guitierrez Vega
CARLO LIVIO
Armenia
Sintesi per Immagini
Non tutti sanno dell’attuale presenza in Medio Oriente di uno Stato armeno indipendente, pochi ne conoscono la storia e le vicissitudini. Nelle scuole di due paesi, Turchia e Azerbaijan, si adottano libri scolastici con falsificazioni storiche e geografiche al fine di negarne la legittimità.
Eppure l’Armenia esiste e si manifesta attraverso una cultura ricca di elementi fortemente espressivi che ne sottolineano la realtà storica: l’originale architettura religiosa, una lingua unica con un alfabeto creato a sua misura, una notevole produzione artistica, letteraria e cinematografica, una eccellenza scientifica e sportiva spesso nascosta, in passato, sotto il velo dell’appartenenza all’Unione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche. Una religione cristiana completamente autonoma che nel 300 d.c. il Regno armeno dell’epoca adottò, primo nella storia, come religione ufficiale, e tenacemente sopravvissuta durante i 70 anni della presenza ingombrante, quando non nefasta, dell’ideologia sovietica.
Tutti questi elementi, uniti allo spirito fiero, accogliente verso le differenti etnie presenti sul proprio territorio, alla determinazione di mantenere la propria originalità e la propria esistenza come stato indipendente, fanno dell’Armenia un Paese nobile, misterioso e affascinante che merita a pieno titolo il suo posto nel mondo.
Questa vuole essere una sintesi delle atmosfere e delle emozioni vissute durante un viaggio in Armenia, una rappresentazione della
forza e della fragilità, della caducità e della immortalità emergenti come opposti polari che contraddistinguono un popolo sopravvissuto a secoli di dominazioni straniere, ad un genocidio e a continui soprusi territoriali.
Carlo Livio